Nel 1978 la Ford Mustang di seconda generazione giunse al suo ultimo anno di produzione in vista della sua sostituzione con la nuova serie a partire dal 1979. Ma prima di allora la dirigenza della casa statunitense aveva una sorpresa in serbo per i fan della piccola sportiva americana.
Per il solo 1978 venne infatti lanciata sul mercato la più estrema delle Mustang II, la King Cobra. Ispirata alle Shelby Cobra della prima generazione, questa Mustang era facilmente riconoscibile per il nuovo body kit aerodinamico, per i nuovi cerchi in lega, per il tetto panoramico sdoppiato e per il cofano motore bombato e decorato con la decalcomania di un cobra.
Quest'ultima soluzione fu adottata per permettere il montaggio del propulsore Windsor 302 V8 5.0 gestito da un cambio manuale a quattro rapporti che era in grado di generare una potenza di 139 cv con coppia di 339 Nm, garantendo una velocità massima di 152 km/h con accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,8 secondi.
Per adeguarsi alle nuove prestazioni della vettura gli ingegneri provvidero ad installare alcuni aggiornamenti meccanici come le sospensioni sportive regolabili e i freni a disco anteriori oltre che alle barre stabilizzatrici nella sezione posteriore.
La King Cobra si rivelò un successo vendendo in un solo anno 4.313 unità e riscattando in qualche modo l'immagine un pò stinta che aleggiava sulla seconda generazione della Mustang.
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