domenica 3 giugno 2018

Ducati 999 R : L'eredita di Hodgson e Xaus


Nel 2002 la Ducati aveva lanciato sul mercato la 999, erede della blasonata 998 e tentativo di iniziare un nuovo corso produttivo che si differenziasse da quello portato avanti durante gli anni '90 a partire dalla 916.
Intuendone le buone potenzialità agonistiche la casa di Borgo Panigale iniziò quasi subito lo sviluppo di una variante da competizione della moto incaricando i piloti ufficiali della Ducati Corse Neil Hodgson e Ruben Xaus di collaborare attivamente con i tecnici e gli ingegneri italiani per spremere dal mezzo le più alte prestazioni possibili.

Nacquero così non una ma ben due versioni potenziate della 999, e cioè la F03 da impiegare nel campionato del mondo Superbike e la R per l'utilizzo stradale.

Quest'ultima si differenziava notevolmente rispetto al modello standard sia nella meccanica che nell'estetica. Costruita in 800 esemplari, era stata completamente alleggerita montando diverse componenti in carbonio e magnesio ottenendo un peso finale di appena 193 kg.

Basata su di un telaio a traliccio di tubi in acciaio, la 999R incorporava un propulsore Ducati Testastretta bicilindrico da 999 cc raffreddato a liquido e gestito da un cambio a sei marce. Grazie ad una potenza portata a 140 cv la moto era in grado di raggiungere una velocità massima di 280 km/h.

Per contenere tale esuberanza era stato montato un impianto frenante sportivo Brembo composto da un doppio freno a disco nella sezione anteriore e un monodisco in quella posteriore mentre le sospensioni erano costituita da una forcella Ohlins rovesciata nella parte frontale e da un forcellone a doppio braccio oscillante in alluminio nel retro.

Anche l'estetica era stata notevolmente affinata grazie ad un sapiente lavoro in galleria del vento che portò ad un ridimensionamento del cupolino anteriore e dei deviatori di flusso laterali per consentire una maggiore penetrazione aerodinamica.

Gli ottocento esemplari, nonostante il prezzo di 30.000 Euro andarono rapidamente a ruba anche grazie ai successi che la sorella F03 raccolse sui circuiti di tutto il mondo fino alla stagione 2007.

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