Tra il 1990 e il 1992 la sezione europea della Ford aveva impiegato nel WRC la versione A8 della propria Sierra Cosworth senza però ottenere risultati di rilievo nonostante gli sforzi profusi nell'impresa.
Fu così che per la stagione 1993 venne deciso di schierare una nuova vettura che si assumesse l'arduo compito di contrastare efficacemente lo strapotere di Lancia e Toyota.
Fu così che venne progettata la Escort RS Cosworth derivata dal modello stradale appositamente costruito in 2500 esemplari per poter ottenere l'omologazione a partecipare al mondiale.
Il design del mezzo era stato curato dal famoso Ian Callum esasperando al massimo la linea della Escort di serie aggiungendo un kit aerodinamico specifico, prese d'aria supplementari e il famoso alettone posteriore ad'anatra.
La meccanica era stata ripresa di peso dalla precedente Sierra Cosworth e il cuore del mezzo era rappresentato da un propulsore 2.0 gestito da un cambio manuale a cinque rapporti in gradi di sviluppare la potenza di 300 cv con coppia di 459 Nm.
L'intera struttura del mezzo venne alleggerita fino ad un peso massimo di 1.220 kg anche per compensare il peso della trazione integrale permanente.
In gara la vettura si dimostrò affidabile ma le mancò sempre lo spunto per cogliere il titolo mondiale, arrivando comunque seconda nella stagione 1993 e terza nei campionati 1994, 1995 e 1996.
Nonostante cio, prima di essere sostituita nel 1997 dalla versione WRC, la Escort RS Cosworth A8 riuscì comunque ad imporsi nel campionato sloveno rally del 1995 con i piloti Jozef Béreš e Stanislav Chovanec e nelle edizioni 1995 e 1996 del campionato rally italiano con il mitico Gianfranco Cunico.
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