Visto l'ottimo successo riscosso dalla De Tomaso Pantera nelle competizioni riservate alle auto Gruppo 4, nel 1985 l'importatore australiano della casa italiana decise di realizzare un'auto da corsa partendo da una scocca alleggerita della suddetta auto.
Della vettura originale fu mantenuto il minor numero di parti necessarie per poter essere accettata dalla Confederation of Australian Motor Sport a gareggiare nell'Australian GT Championship.
Il progettista Barry Lock realizzò un telaio monoscocca separato fatto da pannelli di alluminio rivettato che avvolgeva un nuovo propulsore dalla potenza di 600 cv. L'aerodinamica venne rinnovata per sfruttare l'effetto suolo e vennero eliminate tutte le componenti superflue alle gare portando la vettura ad un peso di appena 900 kg.
Soprannominata "la Pantera Bianca", venne pilotata da Kevin Bartlett e vinse due gare su dieci, giungendo quarta nella classifica finale. Successivamente la Pantera Bianca dovette essere ritirata dalle corse a causa di un cambio regolamentare che bandì l'uso dell'effetto suolo a partire dalla stagione 1986.
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