Durante il suo arco produttivo,la BMW Serie 5 E34 fu utilizzata come base per alcune preparazioni della Alpina, riconoscibili per un look più accattivante e con prestazioni decisamente più consone a supercar come Ferrari o Porsche.
La versione di punta di queste vetture fu la B10 Biturbo costruita partendo da una base rappresentata dalla 535i E34.
Presentata al salone automobilistico di Ginevra del 1989, era spinta da un propulsore BMW R6 3.4 gestito da un cambio manuale Getrag a cinque rapporti. Il motore venne aggiornato con due turbocompressori Garret T25 che fecero aumentare la potenza fino 360 cv con coppia di 520 Nm .
Tale unità propulsiva era capace di spingere l'auto alla velocità massima di 290 km/h con accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi, un risultato per l'epoca a dir poco stupefacente considerando che tali prestazioni erano equiparabili a quelle della Ferrari Testarossa.
Gli aggiornamenti meccanici comprendevano nuove sospensioni ed ammortizzatori sportivi e un nuovo impianto frenante anteriore rappresentato da due freni a disco Girling.
Esteticamente si discostava ben poco dalla E34 di serie ma si riconosceva per i nuovi cerchi in lega sportivi, il nuovo spoiler posteriore, per le decalcomanie Alpina sui fianchi e per il nuovo paraurti anteriore.
Anche gli interni non era troppo lontani dalla variante canonica ma introducevano alcuni accorgimenti in più come un nuovo volante sportivo e un nuovo sistema di aria condizionata posto al di sotto dello stereo.
Prodotta ininterrottamente fino al 1994, fu l'Alpina più venduta di sempre con 507 esemplari realizzati e fu per un certo periodo la berlina più veloce del mondo.
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