domenica 2 settembre 2018

Dodge M80 : Alla vecchia maniera


Se all'inizio del terzo millennio l'Audi sfornava concept car di ogni sorta che anticipavano il futuro prossimo delle sue linee produttive, dall'altra parte dell'Atlantico la Dodge realizzava prototipi che si rifacevano nel design alle gloriose auto degli anni '40.
Tra queste vi fu il pick-up M80 ispirato alla seire WC prodotta dalla casa statunitense tra il 1940 e il 1945.

Presentato al NAIAS del 2002, il mezzo era basato sul telaio del Dodge Dakota ed implementava come unità propulsiva un motore V6 3.7 gestito da un cambio manuale a cinque rapporti NV3500 dotato di ridotte.

Il propulsore era in grado di sviluppare la potenza di 210 cv con 310 Nm di coppia permettendo un accelerazione da 0 a 100 km/h in 8 secondi e una velocità massima di 160 km/h.

All'interno del cassone il pianale di carico è rivestito con un materiale plastico protettivo e presenta diversi punti di ancoraggio sui lati per fissare vari oggetti e vi si può accedere anche dall'abitacolo tramite il lunotto posteriore che può essere aperto verso l'altro.

Gli interni proponevano un impostazione classica ma modernizzata con l'impiego di materiali di ultima generazione, tra cui l'alluminio che è stato largamente impiegato per la plancia.

Rispetto ai modelli di grandi dimensioni che era solita produrre, la Dodge decise di rendere piccolo e versatile il suo nuovo pick-up contenendolo nelle dimensioni. Nello specifico il modello M80 era lungo 4.22 m, largo 1.63 m e alto 1.68 m, non esattamente un gigante della categoria.

Nonostante la buona risposta del pubblico e della stampa specializzata, la concept car non raggiunse mai la produzione di serie.


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