Era una sera del 1990 quando in un anonimo ristorante inglese si incontrarono per una cena frugale due ingegneri automobilistici di tutto rispetto. Uno era Mark Warklett e l'altro Noel Palmer , rispettivamente impiegati presso le case Ginetta e TVR.
Era il 1989 quando l'Aston Martin decise di porre la parola fine alla produzione della Lagonda, berlina ad alte prestazioni che non riuscì ad essere all'altezza delle aspettative del mercato a causa di una lunga serie di noie elettroniche che l'affliggevano fin troppo spesso.
Spesso si pensa che le autovetture che impiegano un qualche sistema per scoprire il tettuccio in maniera parziale o completa siano realizzate dalle case madri stesse, ma non è così.
Ogni tanto può capitare che qualche possessore di auto d'epoca venga colto dalla mania della personalizzazione estrema del proprio mezzo e per far ciò si reca presso degli specialisti in questo genere di operazioni.
Nel 1953 la carrozzeria Bertone, su commissione della Alfa Romeo, aveva sconvolto il mondo dell'automotive presentando la BAT 5, autovettura sportiva dal design estremo volto alla ricerca della miglior aerodinamicità possibile.
Sin dalla fondazione della sua casa automobilistica Ferruccio Lamborghini si era fortemente opposto all'impiego delle proprie autovetture nelle competizioni in quanto le valutava uno spreco di tempo e di fondi.
Nel 2001 la Ford decise di realizzare una concept car che mostrasse i progressi fatti in materia di studi sui mezzi per l'impiego su percorsi sterrati particolarmente impervi.
Nel 2006 si chiuse il ciclo produttivo della Ferrari 575M Maranello e per sostituirla adeguatamente in listino la casa italiana decise di rispolverare per il nuovo modello uno dei suoi acronimi classici.
Alla metà degli anni '80 la Aston Martin prese la decisione di affidare al designer Zagato la realizzazione di una variante ad alte prestazioni della propria V8 Vantage.
Se all'inizio del terzo millennio l'Audi sfornava concept car di ogni sorta che anticipavano il futuro prossimo delle sue linee produttive, dall'altra parte dell'Atlantico la Dodge realizzava prototipi che si rifacevano nel design alle gloriose auto degli anni '40.
Nel 2006 l'imprenditore tedesco Klaus Dieter Frers decise di entrare nel settore dell'automotive fondando una propria azienda automobilistica nella città di Delbrück che vienne chiamata Artega.
Nel 2002 la Ford Crown Victoria occupava ormai da quattro anni i vertici del mercato delle autopattuglie anche grazie alla sua vendita in undici diversi stati.
Nel 2005 l'Alfa Romeo aveva lanciato sul mercato delle vetture sportive la nuova Brera, erede della GTV prodotta in diverse serie nei dieci anni precedenti.
Nel 2008 la vettura più prestazionale in listino alla Aston Martin era la DBS forte di un motore V12 da 510 cv di potenza. La dirigenza della casa britannica voleva però offrire alla propria clientela qualcosa di più particolare e ricercato, tanto da decidere nel 2009 di lanciare una nuova supercar dalle prestazioni assolutamente senza compromessi.
Nel 2004 la Rolls-Royce festeggiò il suo centesimo compleanno e per commemorare l'occasione presentò la 100EX, una cabriolet estremamente lussuosa che colpì notevolmente il pubblico e la stampa specializzata.
Nel 1964 usciva nei cinema Goldfinger, il terzo film della leggendaria saga dell'agente 007 in cui compariva per la prima volta una Bond Car. Si trattava di una Aston Martin DB5 adeguatamente accessoriata con equipaggiamenti di difesa di vario tipo che entrò subito nel cuore degli appassionati e cinquant'anni dopo, in occasione del lancio del film Spectre, la casa britannica decise di commemorare l'anniversario con qualcosa di speciale.
Nel 2017 il preparatore motociclistico italiano Anvil Motociclette ricevette la richiesta per l'elaborazione di uno dei primi modelli della Ducati Monster S4R.
Nel 1998 la Ford aveva lanciato sul mercato la sua nuova Focus, riscuotendo un successo immaginifico e numerosi premi internazionale tra cui quello di auto dell'anno.
Nel 2011 il dipartimento antidroga statunitense ( DEA per gli amici ) , in collaborazione con il dipartimento di polizia texano di New Braunfels, eseguì un ordinanza d'arresto per tutti i membri del cartello della droga messicano denominato "La Familia Michoacana".
Nel 1999 si era svolta la prima edizione dell'American Le Mans Series e la BMW era riuscita ad imporsi nella categoria GT con la propria M3 E36, ma nella stagione successiva fu la Porsche a spuntarla relegando la casa bavarese al ruolo di comprimaria.
Nel 2006 la Jaguar aveva lanciato la sua nuova generazione di XK, ma molti estimatori della casa britannica si erano domandati per diverso tempo dopo la sua messa in linea se vi fosse la possibilità di tirare fuori prestazioni da supercar da questa nuova vettura sportiva.
Se si va in Germania e si è alla ricerca di un preparatore di autovetture statunitensi non si può fare a meno di sbarcare dalla GeigerCars.de, azienda leader del settore. Capita anche a loro però che tra le tante richieste particolari ce ne sia una con una marcia in più.
All'inizio del terzo millennio la Harley-Davidson decise di rinnovarsi lanciando sul mercato una nuova cruiser che cambiasse radicalmente dai precedenti modelli proposti dalla casa di Milwaukee.
Nel 2005 la FIA prese la decisione di trasformare l'European Touring Car Championship nel risorto World Touring Car Championship, la cui prima ed unica edizione era stata nel 1987 ed aveva visto vincitrice la BMW con la sua leggendaria M3 E30.
Nel 2008 la scuderia tedesca Zakspeed, famosa in tutto il mondo grazie alle sue vetture realizzate per il Gruppo 5 e la Formula 1, versava in cattive acque e per questo motivo tentò di risollevarsi iscrivendosi alla quinta edizione del Superstars Series.
Nel 1996 la storica azienda britannica AC, produttrice della leggendaria Cobra, venne acquisita dalla Pride Automotive. Quest'ultima non apportò particolari modifiche alle linee produttive e puntò anzi sul rilancio della blasonata roadster immettendone sul mercato due nuove varianti.
Nel 1966, per rispondere adeguatamente all'offensiva lanciata dalla Ford con la sua Mustang, la Chevrolet mise sul mercato la prima generazione della leggendaria Camaro.
Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale l'Aston Martin presentò la concept car Atom, autovettura di lusso che mirava ad avere le dimensioni più contenute possibile per renderne agevole lo spostamento anche su strade di modesta carreggiata.
Nel 2000 la dirigenza della Lotus prese la decisione di realizzare un nuovo modello che si andasse ad interporre in listino tra la piccola Elise e la più sportiva Esprit.
Sin dal 1989 l'azienda nipponica AB-Flug si è occupata della progettazione e sviluppo di componenti meccaniche e aerodinamiche atte a potenziare automezzi non solo di fabbricazione nazionale ma anche estera.
Nel 1991 la Ford mise fuori produzione la propria LTD Crown Victoria in tutte le sue varianti, compreso il modello P72 in dotazione alle forze di polizia statunitensi.
Nel 1948 il governo sovietico fece richiesta all'industria GAZ di realizzare una vettura di lusso che si andasse ad interporre tra la popolare M20 Pobeda e la ZIS 110 riservata agli alti papaveri del partito comunista.
Era il 2007 quando la SSC Aero TT riuscì a conquistare il titolo di auto di serie più veloce del mondo con una punta massima di 412 km/h e questo importante risultato non passo inosservato alla francese Bugatti che da tempo aspirava a fare suo quel primato.
Negli anni '30 la Cadillac presiedeva il mercato delle automobili di lusso con la propria V-16, uno dei mezzi più belli ed eleganti mai usciti dagli stabilimenti della casa di Detroit.
Nel 2002 la mitica Dodge Viper GTS era uscita di produzione lasciando alla Chevrolet Corvette e alla Ford GT la libertà di contendersi il mercato delle supercar statunitensi.
Era il 1988 quando l'Alfa Romeo conquistò con la sua mitica 75 Turbo la sua prima edizione del Campionato Italiano Superturismo, ma nei tre anni successivi la casa lombarda fu costretta a cedere terreno alla più evoluta BMW M3.
Agli inizi del terzo millennio l'Audi sfornò una dietro l'altra una lunga serie di concept car che anticipavano più o meno quelle che sarebbero state le linee dei futuri mezzi prodotti dalla casa di Ingolstadt.
La 24 ore di Le Mans del 1982 viene ricordata per l'assoluto dominio che la Porsche impose in tutte le classi dalla partenza alla conclusione della gara, ma durante la competizione ci furono anche altri eventi che fecero storia.
Tra il 1990 e il 1992 la sezione europea della Ford aveva impiegato nel WRC la versione A8 della propria Sierra Cosworth senza però ottenere risultati di rilievo nonostante gli sforzi profusi nell'impresa.
Ci fu un lungo periodo in cui le competizioni rallistiche furono appannaggio delle vetture a trazione posteriore, ma quel tempo giunse al termine nei primi anni '80 con l'avvento dei nuovi mostri a trazione integrale capaci di erogare potenze elevatissime su tutte e quattro le ruote.
Era il 1955 quando la BMW decise, più per necessità che per competizione, di sfidare la Mercedes-Benz nel settore delle roadster sportive presentando la leggendaria 507, una vettura che nelle intenzioni della casa bavarese avrebbe dovuto giocarsela alla pari con la 300 SL Roadster.
Tra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 la Porsche stava espandendo il proprio dominio nei campionati riservati a vetture sport e ciò indusse le altre case a prendere provvedimenti drastici per contrastarla in maniera adeguata.
Se si parla di campionati riservati a berline ad alte prestazioni viene subito in mente il tedesco DTM vinto dall'Alfa Romeo con la sua 155 V6 Ti nel 1993, ma anche in Italia si sono fatti diversi tentativi di per emularne il successo in chiave nazionale.
Il 2006 rappresentò l'anno dell'inizio della riscossa della Ducati nel MotoGP con l'ottimo terzo posto di Loris Capirossi nel mondiale della classe regina del motociclismo e il medesimo piazzamento nella classifica costruttori.
Nel 2006 la SEGA aveva preso la decisione di sviluppare un videogioco automobilistico prettamente incentrato sui combattimenti tra autovetture in puro stile Twisted Metal.
Per le Olimpiadi di Monaco del 1972 la BMW aveva presentato la Turbo, una concept car che doveva mostrare il meglio della tecnologia sviluppata dalla casa tedesca fino ad allora.