Il 2006 rappresentò l'anno dell'inizio della riscossa della Ducati nel MotoGP con l'ottimo terzo posto di Loris Capirossi nel mondiale della classe regina del motociclismo e il medesimo piazzamento nella classifica costruttori.
Forte di questo risultato la casa di Borgo Panigale prese la decisione di lanciare sul mercato una variante stradale in serie limitata della Desmosedici impiegata nel campionato.
Denominata Desmosedici RR, era erede spirituale della 999 R lanciata nel 2003 e presentava una configurazione totalmente votata alle prestazioni al limite.
La sua struttura era basata su di un telaio composto da un traliccio di tubi in acciaio accoppiato ad un telaietto reggisella in carbonio e l'unità propulsiva era rappresentata da un motore V4 da 989 cc gestito da un cambio a sei rapporti. Capace di una potenza di 200 cv con 116 Nm di coppia, la RR riusciva a raggiungere la velocità massima di 303 km/h anche grazie al peso complessivo contenuto a 171 kg tramite il sapiente impiego di materiali ultraleggeri per la costruzione della moto.
Per rendere la moto adeguatamente manovrabile per le prestazioni espresse del propulsore vennero montate nella sezione anteriore una forcella Öhlins pressurizzata a steli rovesciati da 43 mm di diametro trattati al nitruro di titanio e in quella posteriore un forcellone in alluminio scatolato su cui lavorava un monoammortizzatore Ohlins.
Chiudevano il quadro tecnico i cerchi Marchesini in magnesio forgiato avvolti da pneumatici sportivi Bridgestone e l'impianto frenante Brembo costituito da due dischi all'avantreno e da un disco al retrotreno.
Costruita in 1.500 esemplari, la Desmosedici RR ebbe un ottimo successo commerciale in quanto tutti i modelli vennero venduti entro la fine del 2008.
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