giovedì 7 giugno 2018

Full Auto 2 Battlelines : Twisted Takedown

             
Nel 2006 la SEGA aveva preso la decisione di sviluppare un videogioco automobilistico prettamente incentrato sui combattimenti tra autovetture in puro stile Twisted Metal.
L'incarico venne affidato alla Pseudo Interactive che sviluppò così il primo Full Auto, un videogioco che mischiava in un unica soluzione gli spettacolari incidenti di Burnout 3 : Takedown alle auto super equipaggiate di un Twisted Metal a caso.

Il risultato finale non era male ma era comunque afflitto da alcuni problemi come i frequenti rallentamenti durante le fasi più concitate del gioco e una sottile monotonia di fondo che prendeva il giocatore dopo qualche  ora di gioco.

Fu così che nemmeno un anno dopo il suo lancio ne venne approntato un seguito che pose l'accento sul miglioramento di questi difetti.

Denominato Full Auto 2 : Battlelines , il nuovo gioco proponeva una modalità carriera che ci vedeva impersonare un membro del dipartimento di polizia della città statunitense di Meridiana impegnato a far fronte ad una sommossa scatenata da una banda di criminali motorizzati che sta cercando di prendere il controllo della cittadina dopo averne mandato in cortocircuito il sistema di sicurezza digitale interno rendendo impotenti (o quasi) gli organi di difesa della città. In questo compito il giocatore sarà assistito dall'I.A. S.A.G.E. che si occuperà di reperire informazioni sui delinquenti e di fornirvi pratici consigli per come affrontare le missioni (anche se a me ricorda un pò HAL 9000 di 2001 odissea nello spazio per qualche motivo).

Queste ultime sono state molto variegate e proporranno sia obbiettivi principali che secondari. Si va dalla classica vittoria in una gara clandestina alla distruzione di un particolare obbiettivo passando per scontri all'ultimo sangue in arene chiuse e corse contro il tempo dal punto A al punto B della mappa.

Per ottenere il massimo risultato in ogni evento è necessaria un'attenta pianificazione strategica sia per quanto concerne la scelta del veicolo che il montaggio delle varie armi e sistemi di difesa. D'altronde, non avrebbe molto senso presentarsi ad un Time Attack con un SUV pesantemente armato no?

Per quanto concerne il comparto tecnico la grafica si mostra estremamente ben dettagliata sia per quanto concerne i mezzi che lo scenario di gioco. Le auto reagiscono realisticamente agli impatti e alle esplosioni mentre le locazioni attraversate dai giocatori si distruggono in maniera veritiera in base ai proiettili impiegati.

Il modello di guida di ogni auto è ricostruito in maniera precisa e si sente la differenza tra un grosso fuoristrada militare e una sportiva degli anni '60, mentre il comparto sonoro risulta essere abbastanza monotono e dimenticabile.

In definitiva un gioco che sa farsi prendere sopratutto in multiplayer con la possibilità di affrontare otto giocatori on-line o un amico di fiducia con la modalità split-screen come i videogiochi di una volta. QUELLI BELLI. 

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