mercoledì 6 giugno 2018

BMW M1 ProCar : Il monomarca dell'Elica


Per le Olimpiadi di Monaco del 1972 la BMW aveva presentato la Turbo, una concept car che doveva mostrare il meglio della tecnologia sviluppata dalla casa tedesca fino ad allora.
La vettura ebbe un successo incredibile tanto che la direzione dell'azienda prese la decisione di svilupparla e di metterla il produzione entro la fine del decennio.

Fu cosi che nel 1978 venne lanciata la M1, la prima supercar della BMW. Stampa e sostenitori dell'industria automobilistica bavarese ne rimasero entusiasti ma i dirigenti considerarono che si poteva fare di più e giocarono la carta sportiva.

Su consiglio del fondatore della MSport Jochen Neerpasch venne infatti deciso di lanciare un campionato monomarca basato su di una versione appositamente preparata della M1 che coinvolgesse i migliori piloti dell'epoca come antipasto dei principali Gran Premi di Formula 1 sul continente europeo.

Il campionato venne denominato BMW M1 ProCar Championship e venne organizzato con il beneplacito del sindacato dei costruttori della Formula 1, la FISA.

La M1 Procar manteneva quasi del tutto inalterato il design della vettura stradale aggiungendovi però un nuovo body kit con le carreggiate allargate per ospitare i nuovi pneumatici da corsa e un nuovo spoiler posteriore per incrementare la deportanza aerodinamica.

La carrozzeria era in fibra di vetro ed era posto su di un telaio spaceframe rinforzato tramite il roll-bar di sicurezza posto all'interno dell'abitacolo. Cuore del mezzo era un propulsore BMW M88 3,4 gestito da un cambio manuale a cinque rapporti che era in grado di sviluppare la potenza di 470 cv con coppia di 390 Nm. Così configurata la M1 Procar poteva raggiungere la velocità massima di 310 km/h con accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi.

La sua costruzione non venne effettuata soltanto negli stabilimenti ufficiali della BMW ma venne anche subappaltata ad altre aziende tra cui figuravano Project Four e l'italianissima Osella.

La prima stagione si svolse in nove appuntamenti nel 1979 e vide il trionfo di Niki Lauda con tre vittorie ai Gran Premi di Gran Bretagna, Germania e Monaco. Il nostro Elio De Angelis ebbe l'onore invece di inaugurare il campionato vincendo la gara d'apertura a Zolder.

Vista la grande affluenza di piloti e il buon ritorno di pubblico la BMW organizzò una nuova stagione nel 1980 che venne questa volta dominata da Nelson Piquet che colse la vittoria negli ultimi tre Gran Premi svoltisi in Austria, Olanda ed Italia.

A fine campionato la BMW decise di abbandonare il campionato per concentrarsi sull'ingresso in Formula 1 come motorista della Brabham e sul Gruppo 5 con una variante aggiornata della M1.

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