Nel 1963 prese piede la collaborazione tra Alfa Romeo e Autodelta per la realizzazione di autovetture da impiegare in vari campionati automobilistici e tra i vari frutti che diede questa cooperazione vi fu la Giulia TZ, la leggendaria Gran Turismo che nelle stagioni 1963 e 1964 ostacolò la Porsche 904 nella lotta per il titolo nella seconda divisione del World Sportscar Championship.
Per la stagione 1965 la dirigenza della casa lombarda decise di crearne una variante evoluta che finalmente la spuntasse contro le rivali tedesche e questo portò alla nascita della Giulia TZ2.
Presentata al salone automobilistico di Torino del 1964, la vettura presentava un aerodinamica estremamente affinata curata dalla Carrozzeria Zagato e la carrozzeria venne integralmente realizzata in fibra di vetro per ottenere un peso di appena 620 kg.
Cuore della TZ2 era un motore Alfa Romeo 1.6 dalla potenza di 170 cv gestito da un cambio manuale a cinque rapporti in grado di spingerla fino ad una velocità massima di 245 km/h.
Portata in gara nelle stagioni 1965 e 1966 da vari piloti, l'auto si dimostrò competitiva ma non abbastanza per sconfiggere la Porsche 904 prima e la 906 poi arrivando seconda in entrambe le occasioni.
Nella sua carriera agonistica che venne prolungata fino al 1973 la TZ2 collezionò 12 vittorie di classe e due terzi posti assoluti alla alla 12 Ore di Surfers Paradise del 1966 e al Gran Premio di Macao del 1968.
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