domenica 4 marzo 2018

Behra-Porsche RSK : L'orgoglio e la tragedia


Il francese Jean Behra era uno dei tanti piloti poliedrici che negli anni '50 i dedicava agli sport motoristici sia a due che a quattro ruote.



Quattro volte campione francese della classe 500 tra il 1948 e il 1951, riusci a lottare anche per il titolo in Formula 1 nel 1956 e riuscì a vincere 12 ore di Sebring del 1957 in coppia con Fangio.

Nel 1959 Bhera era stato ingaggiato dalla Scuderia Ferrari per correre nella massima formula, ma l'ingaggio di Tony Brooks fece incrinare il rapporto con la squadra italiana a tal punto che il pilota francese decise di correre da solo il campionato con una propria vettura da competizione.

Il telaio di questa vettura venne progettato dall'ex tecnico Maserati Valerio Colotti, il quale lo realizzò in modo tale da ospitare la meccanica e il propulsore Porsche 547/6 1.5 derivato dalla Porsche 718 che veniva gestito da un cambio manuale a cinque rapporti.

Venne inizialmente affidata a Maria Teresa de Filippis, la quale mancò la qualificazione alla prima gara della stagione nel circuito cittadino di Montecarlo. La vettura sarebbe dovuta scendere in gara al successivo Gran Premio dell'Avus, ma Behra rimase vittima di un incidente mortale poco prima della gara e la squadra si ritirò dalle competizioni.

La Behra-Porsche RSK venne successivamente acquistata dalla Camoradi International, la quale la schierò in due gare del mondiale 1960. La carriera della sfortunata vettura si chiuse con 12° posto al GP d'Argentina di Masten Gregory e un 10° posto di Fred Gamble al GP d'Italia.

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