lunedì 30 luglio 2018

Alfa Romeo 156 III Super 2000 : La gloria che non ci fù


Nel 2005 la FIA prese la decisione di trasformare l'European Touring Car Championship nel risorto World Touring Car Championship, la cui prima ed unica edizione era stata nel 1987 ed aveva visto vincitrice la BMW con la sua leggendaria M3 E30.
Per la seconda edizione l'Alfa Romeo decise di contrastare l'azione della casa tedesca schierando la nuova versione della propria Alfa Romeo 156 Super 2000 basata sulla terza generazione della berlina italiana.

Simile solo per i richiami estetici alla vettura stradale, la variante da competizione era stata completamente preparata montando un nuovo body kit aerodinamico, un nuovo roll-bar di sicurezza interno, nuove sospensioni sportive, nuovi freni a disco sportivi, nuovi cerchi in lega maggiorati e nuovi pneumatici da competizione.

Cuore del mezzo era un propulsore Alfa Romeo 2.0 gestito da un cambio sequenziale a sei rapporti capace di erogare la potenza di 285 cv con coppia di 390 Nm. Grazie al peso contenuto a 1.140 kg la Super 2000 era in grado di raggiungere una velocità massima di 250 km/h con un accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.

La vettura si dimostrò estremamente competitiva tanto che per buona parte della stagione inscenò un testa e testa senza esclusione di colpi con le nuove BMW 320si E90, ma alla fine la spuntarono le tedesche grazie ad una vittoria e a diversi piazzamenti in più rispetto alle auto italiane.

Se la dirigenza della casa del biscione avesse deciso di continuare lo sviluppo del mezzo forse la stagione 2006 avrebbe visto il trionfo della Super 2000, ma così non fu per concentrarsi su altri progetti e la vettura venne messa in gestione dei team privati. Alla fine del 2007, visti gli scarsi risultati, venne deciso di ritirala lasciando un vuoto che ancora non è stato colmato. 

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