mercoledì 4 luglio 2018

Cadillac Sixteen : La signora di tutti i Machinuni


Negli anni '30 la Cadillac presiedeva il mercato delle automobili di lusso con la propria V-16, uno dei mezzi più belli ed eleganti mai usciti dagli stabilimenti della casa di Detroit.
Più di settant'anni dopo l'azienda decise di lanciare nel 2003 la sua erede nella forma di una delle concept car più eleganti mai realizzate.

Denominata Sixteen e presentata per la prima volta al salone di New York, riprendeva diversi elementi del design della Eldorado degli anni '60 rielaborandoli in chiave moderna.

Lunga più di cinque metri e larga più di due, proponeva un abitacolo spaziosissimo e dotato di inserti in pelle e radica più alcuni tocchi di classe estremamente costosi come l'orologio Bulagari incastonato nella plancia o il logo della casa statunitense in cristallo posizionato al centro del volante.

Sotto il doppio cofano con apertura ad ali di gabbiano risiedeva l'unità propulsiva del mezzo rappresentata da un gigantesco motore XV16 13.6 (non è un errore di battitura per cui i deboli di cuore possono anche svenire) gestito da un cambio automatico a quattro rapporti.

Equipaggiato con il sistema Active Fuel Management per la disattivazione di parte dei cilindri durante la marcia ad andatura contenuta, il propulsore era in grado di sprigionare l'impressionante potenza di 1.000 cv con coppia di 1.356 Nm.

Numeri che rendevano questa vettura l'ammiraglia di tutte le ammiraglie, ma sebbene la risposta del pubblico e della stampa specializzata fosse stata di pura estasi la Cadillac decise di non produrla in serie limitata, facendone di fatto un pezzo unico di grande prestigio.

Nessun commento :

Posta un commento