Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale l'Aston Martin presentò la concept car Atom, autovettura di lusso che mirava ad avere le dimensioni più contenute possibile per renderne agevole lo spostamento anche su strade di modesta carreggiata.
Con l'avvento del conflitto la produzione automobilistica venne interrotta in favore di quella aeronautica, ma una volta cessate le ostilità il progetto venne ripreso da David Brown, nuovo proprietario della casa britannica dal 1945.
La concept car Atom venne riprogettata come una roadster, dando così vita alla DB1 che venne presentata nel 1948. La vettura introduceva svariate novità per quanto concerne il design con l'introduzione di una griglia anteriore suddivisa in tre parti.
Come propulsore venne montato un 1.9 dalla potenza di 90 cv gestito da un cambio manuale a quattro rapporti che garantiva alla vettura una velocità massima di 150 km/h.
In 2 anni di produzione la vettura venne venduta in 14 esemplari prima di essere sostituita dalla nuova DB2 nel 1950.
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